Il valore artigiano scorre nelle vene dei 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane che danno lavoro a 11,1 milioni di addetti e sono l’anima del made in Italy.
Un valore espresso nei numerosi aspetti e sui tanti fronti che sono fotografati nella rilevazione elaborata dall’Ufficio studi di Confartigianato in occasione della Giornata del Valore artigiano.
A cominciare dalla capacità delle MPI di creare occupazione, con un’incidenza del 62,8% sul totale degli addetti dell’economia, quota che supera di gran lunga la media Ue. Anche la trasmissione di competenze è una prerogativa delle piccole imprese, visto che un apprendista su quattro (24,2%) lavora nelle aziende artigiane.
Le MPI sono un terreno fertile per il capitale umano giovane e femminile. Le donne rappresentano il 41,5% dei dipendenti delle MPI, a fronte del 39,5% nelle imprese più grandi, e i giovani tra 15 e 29 anni sono il 19,8% della forza lavoro, rispetto al 12,5% delle imprese più grandi.
La piccola impresa è anche un luogo di integrazione per gli stranieri. Nelle MPI il 16,5% di dipendenti è nato fuori dall’Italia, a fronte della quota del 10,9% nelle imprese con più di 50 addetti.
Il valore artigiano è anche un presidio economico e sociale contro il declino delle aree interne e montane dove gli addetti delle micro e piccole imprese pesano per l’82% del totale.
Le piccole imprese hanno dimostrato il loro valore anche durante le fasi più dure della pandemia: hanno combattuto ‘in prima linea’ per produrre beni e fornire servizi 570.485 aziende, di cui 360.745 artigiane.
E proprio la pandemia ha accelerato i processi di innovazione dei piccoli imprenditori, il 53,3% dei quali è già impegnato in attività innovative. Forte lo sprint sul fronte della digitalizzazione: in questo settore si contano 13.519 imprese artigiane, con un aumento del 12,2% in 5 anni, che sono una parte delle 88.570 MPI con 235.950 addetti attive nel servizi digitali della produzione di software, consulenza informatica e servizi d’informazione.
Valore artigiano significa anche storia, arte e cultura: ed è questo il fronte in cui operano le 288mila imprese artigiane dell’artigianato artistico che danno lavoro a 801 mila addetti.
Il valore artigiano è poi condiviso grazie alle reti e alle relazioni che coinvolgono 524.437 micro e piccole imprese.
Il valore artigiano anima anche l’impegno green e gli sforzi per reagire alla crisi energetica con 99mila piccole imprese e 304mila addetti impegnati nella filiera delle energie rinnovabili e 486mila MPI e 338mila imprese artigiane dell’edilizia e dell’installazione di impianti al lavoro per garantire risparmio ed efficienza energetici degli edifici.
E ancora, ad occuparsi di mobilità sostenibile sono le 70.453 imprese artigiane dell’autoriparazione che garantiscono sicurezza ed efficienza dei nostri veicoli e i 2.028 artigiani produttori di biciclette.
In generale, la difesa dell’ambiente sta a cuore al 66,3% delle piccole imprese che svolgono azioni per ridurre l’impatto della proprie attività.
Sostenibilità è la parola d’ordine per le piccole imprese impegnate nell’economia circolare. L’86,8% delle MPI effettua la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti, il 52,7% ha cura del risparmio del materiale utilizzato nei processi produttivi, e il 21,1% segnala l’utilizzo di materie prime seconde. Nei settori dell’economia circolare prevalgono le micro e piccole imprese a valore artigiano, alle quali si riferisce il 65,8% del fatturato, pari a 41,4 miliardi di euro, e il 71,3% dell’occupazione. Sono 143mila le imprese che offrono servizi tipici dell’economia circolare, di cui 132 mila attive nella riparazione e riuso e 11mila nel riciclo.
E l’utilizzo di materie prime locali, a Km 0, è privilegiato dalle 54mila MPI con 273mila addetti del settore alimentare e bevande, nel quale spiccano 34mila imprese artigiane con 151 mila addetti.
Dal locale al globale, il valore artigiano porta le piccole imprese nel mondo, dove vendono beni per 59 miliardi di euro, portando così l’Italia al primo posto nell’Ue per il contributo diretto delle piccole imprese alle nostre esportazioni.