Le località turistiche hanno visto negli anni aumentare le strutture dedicate ad ospitare i turisti. Prima dell’avvento della new economy, il modello di ospitalità è stato prevalentemente quello alberghiero. Poi la nascita di diverse piattaforme online specializzate nel far incontrare domanda e offerta di locazioni brevi di appartamenti ha completamente cambiato il mercato dell’ospitalità, creando un impatto fortissimo sull’ecosistema dell’abitare.

Il primo grande effetto è stato lo spopolamento, prima dei centri storici e poi delle fasce contigue ai centri delle città turistiche.

Agli affittacamere e ai Bed&Breakfast già esistenti e sottoposti a controlli di qualità a garanzia del turista, si sono aggiunti migliaia di appartamenti di ogni tipo.

 

“Dall’affittare una stanza come secondo reddito si è passati a vere e proprie attività imprenditoriali”

 

Gli affitti brevi sono risultati molto remunerativi per i proprietari. Dall’affittare una stanza come secondo reddito si è passati a vere e proprie attività imprenditoriali. Proprio per l’elevata remuneratività, oggi molti grandi gruppi immobiliari stanno acquistando centinaia di appartamenti nelle località turistiche, che vengono poi dati in gestione a dei service che gestiscono l’arrivo e la partenza degli ospiti, la pulizia e in alcuni casi anche la transazione economica.

Questi service sono nuove forme di imprenditorialità, spesso gestite da giovani.

La presenza di un numero sempre crescente di locazioni brevi ha però avuto effetti dirompenti sul mercato delle case. Oggi è sempre più difficile per i residenti trovare case da affittare o comprare. Anche gli studenti fuori sede non riescono più a trovare alloggi disponibili e non possono competere con i prezzi molto più elevati delle locazioni ad uso turistico.

La perdita di residenti nei centri storici ha portato alla sparizione delle comunità di vicinato, che costituiscono una rete sociale informale in grado di creare aiuto e collaborazione reciproca.

L’effetto sul tessuto imprenditoriale è stato ugualmente dirompente.

 

“Oggi molte località ricercate dai turisti stanno perdendo autenticità. Le botteghe lasciano il posto a negozi di souvenir stereotipati e i ristoranti abbandonano la cucina locale per menù anonimi e standardizzati”

 

Oggi molte località ricercate dai turisti stanno perdendo autenticità. Le botteghe lasciano il posto a negozi di souvenir stereotipati e i ristoranti abbandonano la cucina locale per menù anonimi e standardizzati.

Queste dinamiche impattano le aziende artigiane fortemente perché essendo imprese piccole, vivono e prosperano in una logica di ecosistema. Quindi i forti squilibri, come le monoculture turistiche alla lunga distruggono il tessuto imprenditoriale.

Le imprese artigiane sono anche alla base dei servizi privati per i cittadini, che sono un elemento equilibratore essenziale. La mancanza di servizi privati come meccanici per auto, lavanderie, sartorie contribuisce alla desertificazione delle città turistiche

Occorre trovare una modalità di regolazione del fenomeno delle locazioni brevi perché possano essere un efficace strumento di ospitalità all’interno di un equilibro tra turisti e residenti.

Se i centri storici perdono definitivamente i residenti, alla lunga sarà anche il turismo stesso a perdere attrattiva, perché nessun turista vuole andare in posti senza fascino né identità.