In vista delle prossime iscrizioni per il nuovo anno scolastico, Spirito Artigiano desidera offrire una breve riflessione per supportare al meglio la scelta degli studi dopo la scuola secondaria di secondo grado.
L’orientamento scolastico rappresenta un momento cruciale nella vita di ogni studente. Ciò nonostante, viene ancora organizzato e affrontato a livello scolastico quasi come un adempimento burocratico, con la conseguenza di non abbracciare davvero le specificità di ogni studente. Si tratta invece del primo vero momento interamente dedicato a riflettere su cosa si vuole fare del proprio futuro, in modo strutturato e con la facilitazione di esperti. È un percorso che pone il giovane davanti a un bivio che non riguarda solo la scelta di una scuola, ma anche la sua identità professionale in linea con motivazioni e attitudini. Ricordiamo che per le nuove generazioni il paradigma professionale è sempre più coincidente con il paradigma personale. Data la complessità del caso, l’orientamento è un processo che deve essere guidato da una riflessione profonda, supportata da dati, tendenze e consigli di esperti che sanno cogliere le peculiarità del singolo studente.
È un elemento cardine in un contesto lavorativo in costante evoluzione, dove le scelte di studio diventano cruciali per incontrare le necessità del mondo del lavoro. Nonostante il liceo rimanga una delle strade più battute, sempre più giovani e famiglie stanno scoprendo l’enorme valore delle scuole tecnico-professionali, un’opzione che negli ultimi anni ha visto un’impennata di interesse. E non è difficile comprenderne il motivo.
* Il valore della scelta tecnico-professionale
C’è stato un tempo in cui ideologicamente le scuole tecnico-professionali venivano percepite come una seconda scelta, quasi una sconfitta rispetto al più “prestigioso” percorso liceale. Oggi, però, questo stereotipo si sta sgretolando di fronte alla realtà. La rivoluzione tecnologica, la crescente domanda di competenze specialistiche e la maggiore attenzione al saper fare hanno ribaltato la narrazione, portando le scuole tecnico-professionali al centro del dibattito educativo.
Queste istituzioni offrono agli studenti non solo una solida preparazione teorica, ma anche competenze pratiche immediatamente spendibili nel mercato del lavoro.
Molte delle professioni emergenti richiedono abilità tecniche specifiche che solo questi istituti possono fornire.
Si pensi ai settori della meccatronica, dell’informatica, dell’automazione industriale o del design.
Questi ambiti non solo offrono sbocchi lavorativi immediati, ma rappresentano il futuro stesso del lavoro.
Ragionando in termini di dati oggettivi, i licei sono scelti ancora da oltre la metà dei giovani (55,63% sul totale) ma gli Istituti Tecnici (31,66% contro il 30% del 2023) e Professionali (12,72% contro il 12,1%) stanno guadagnando velocemente terreno.
A questi dati si somma la sperimentazione della filiera tecnico-professionale “4+2”. Per la prima volta viene proposta un’offerta integrata tra gli istituti tecnico-professionali, con il contributo essenziale ai territori di riferimento e ai protagonisti del mondo del lavoro.
Si tratta di percorsi di studio quadriennali, in linea con molti Paesi europei (DDL Valditara) a cui si sommano due anni svolti negli ITS Academy.
Insomma, investire in un percorso tecnico-professionale oggi significa investire in una carriera sicura, in costante evoluzione e, soprattutto, appagante. Perché, accanto alla soddisfazione di trovare rapidamente impiego, c’è anche quella di avere tra le mani una professionalità che può crescere e adattarsi ai cambiamenti del mondo contemporaneo.
* Il valore dell’orientamento personalizzato
Spesso, purtroppo, la scelta della scuola superiore viene influenzata da pressioni esterne – aspettative familiari, convenzioni sociali, o, peggio ancora, la paura del giudizio degli altri.
Affinché gli studenti possano fare scelte consapevoli, è fondamentale che il processo di orientamento sia il più personalizzato possibile. Ogni giovane ha inclinazioni, capacità e aspirazioni uniche, e queste devono essere al centro della decisione.
L’orientamento deve partire dalle passioni e dalle attitudini dello studente, offrendo un’analisi realistica delle opportunità offerte dai diversi percorsi. In questo senso, le scuole tecnico-professionali hanno un grande vantaggio: offrono percorsi formativi altamente specializzati, che permettono allo studente di sviluppare competenze concrete e tangibili, con un collegamento diretto al mondo del lavoro.
È fondamentale che l’orientamento chiarisca le peculiarità degli Istituti Tecnici e Professionali, sottolineando come essi siano ‘Scuole per l’innovazione’ che garantiscono una solida formazione di base e l’approfondimento di alcuni aspetti distintivi della cultura scientifica. Nel caso degli Istituti Tecnici, con la conoscenza approfondita delle basi teoriche delle tecnologie sino all’acquisizione della capacità applicativa. Percorso che può essere validamente completato con lauree scientifiche o tecniche.
Nel caso dell’istruzione professionale, è fondamentale che l’orientamento spieghi come essa consenta l’acquisizione di capacità applicative importanti, dalla progettazione alla realizzazione di azioni utili nella gestione di impianti oppure di servizi.
Entrambi i percorsi valorizzano le capacità cognitive necessarie per comprendere contesti e criticità ed elaborare le soluzioni ottimali.
In Italia molte iniziative hanno già cominciato a tracciare una nuova strada. Il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, le collaborazioni con aziende del territorio e i progetti di tirocinio mirati sono solo alcuni esempi di come la formazione tecnico-professionale stia diventando una scelta strategica per chi vuole costruirsi un futuro stabile e soddisfacente.
* Perché scegliere il tecnico-professionale oggi?
C’è una tendenza che merita di essere sottolineata: negli ultimi anni, molti giovani hanno cominciato a riscoprire la bellezza e la concretezza di mestieri e professioni che, fino a poco tempo fa, erano considerati “secondari”. Professioni legate all’artigianato, alla meccanica, alla programmazione informatica o alla gestione di impianti avanzati sono oggi tra le più richieste dal mercato.
Non è un caso che in molti Paesi europei, dove la cultura del “mestiere” ha sempre goduto di rispetto e prestigio, le scuole tecniche siano all’avanguardia e garantiscano non solo formazione di qualità, ma anche inserimento lavorativo immediato.
Anche l’Italia sta cominciando a comprendere che investire nella formazione tecnico-professionale significa valorizzare quel capitale umano che è indispensabile per mantenere competitiva l’economia nazionale.
* Cambiare mentalità per cambiare il futuro
Il cambiamento, come spesso accade, parte da un cambiamento culturale. Le famiglie e la società in generale devono comprendere che la realizzazione personale e professionale di ogni studente non dipende dal tipo di scuola che frequenta, ma dalla passione e dall’impegno che mette nel proprio percorso e dalla possibilità di intercettare il mercato del lavoro.
Scegliere una scuola tecnico-professionale non significa rinunciare a un’istruzione di qualità o a un futuro brillante, anzi. Significa scegliere una via che, per molti giovani, potrebbe essere la più indicata per raggiungere i propri obiettivi.
Quello che è necessario è un cambiamento di prospettiva. La legittimità della scelta tecnico-professionale non deve essere più messa in discussione: deve essere sostenuta, incentivata e promossa. Le scuole, gli insegnanti, gli orientatori e le famiglie hanno il compito di guardare oltre gli stereotipi e di incoraggiare ogni giovane a seguire la strada che meglio si adatta alle sue aspirazioni e talenti.
In definitiva, l’orientamento scolastico deve essere visto come un’opportunità di crescita e riflessione, un momento per fare una scelta consapevole e non affrettata. E, nel farlo, è fondamentale riconoscere il valore e la legittimità dei percorsi tecnico-professionali. In un mondo in continua evoluzione, scegliere una strada che unisce teoria e pratica, innovazione e tradizione, è una scelta che guarda al futuro con intelligenza e coraggio.
© 2024 Spirito Artigiano. Tutti i diritti riservati.
Fondazione Germozzi
A Manlio Germozzi, fondatore di Confartigianato, e a sua figlia Maria Letizia, è dedicata la Fondazione ‘Manlio e Maria Letizia Germozzi onlus’. Costituita da Confartigianato per onorare la memoria del grande sindacalista artigiano, la Fondazione ha lo scopo principale di promuovere tra i giovani la cultura e le attività artigiane, con iniziative di istruzione e formazione professionale finanziate da borse di studio e raccolta di fondi.