Se Firenze è oggi uno dei più importanti centri europei della produzione di pelletteria, il distretto a cui i grandi marchi internazionali guardano per aprire fabbriche e laboratori, il merito è in larga parte degli artigiani che hanno appreso, affinato e tramandato le competenze – quelle che i francesi chiamano savoir faire e gli inglesi know how – dando corpo alla tradizione. 

Tra questi artigiani c’erano, una novantina di anni fa, Marcello Gori e Silvano Casini, che nel 1950 furono chiamati dai frati francescani del monastero fiorentino di Santa Croce, parte del complesso monumentale che dalla fine del Duecento è uno scrigno d’arte e di spiritualità, per insegnare agli orfani di guerra l’arte della lavorazione della pelle. Nacque così la Scuola del Cuoio, istituzione che per anni ha aiutato tanti giovani in difficoltà, disoccupati, invalidi, ex detenuti, malati mentali, a imparare un lavoro. 

Nel 2020 è nata Schola Academy, “un hub per creativi che nasce per preservare l’intelligenza delle mani – spiega Tommaso Melani, che è nipote di Marcello Gori – con l’idea di formare alla tecnica artigianale ma anche di ispirare gli studenti, mostrando loro altre artigianalità e invitandoli ad esplorarle”. 

Foto di Kevin Menajang da Pexels

Leggi tutto l'articolo “La Scuola del cuoio di Firenze si rafforza e attrae talenti con la Schola Academy” di Silvia Pieraccini, pubblicato su Il Sole 24 Ore del 28 novembre 2022