“Dobbiamo sconfiggere l’idea della vecchiaia come scarto, come abbandono e impegnarci tutti a ripensarla come un tempo da inventare, pieno di energia e di futuro”.
“Dobbiamo sconfiggere l’idea della vecchiaia come scarto, come abbandono e impegnarci tutti a ripensarla come un tempo da inventare, pieno di energia e di futuro”. Con queste parole Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la vita, ha sintetizzato il messaggio del suo libro ‘L’età da inventare’ dedicato ad approfondire il tema della vecchiaia con una lettura innovativa che impone una nuova attenzione da parte di tutti, istituzioni e attori economici e sociali. A cominciare proprio da Confartigianato che oggi ha ospitato Monsignor Paglia nell’ambito del ciclo di incontri “A colloquio con…” aperti al Sistema associativo in modalità webinar.
Il Presidente Granelli, nell’introdurre l’incontro, ha ricordato che, quest’anno, la Confederazione si è confrontata con il Professor Alberto Brambilla, con l’On. Enrico Letta, con l’On. Luigi Marattin, con il Prof. Giulio Sapelli, con l’On.Francesco Paolo Sisto. Interlocutori con i quali sono stati approfonditi diversi temi di carattere politico, economico e sociale del Paese per tracciare le prospettive del futuro post pandemia.
E proprio alla pandemia e alle tante vittime soprattutto anziane colpite dal Covid ha fatto riferimento Monsignor Paglia nell’indicare l’urgenza di un nuovo impegno nei confronti della vecchiata. “Che – ha detto – è un tempo di brace, non di cenere. Il più grande e insidioso nemico della vecchiata è l’idea che ne abbiamo. Un’idea essa stessa vecchia e falsa che ci impedisce di compiere scelte appassionate per progettare e reinventare gli anni che ci sono dati da vivere. Dobbiamo svegliarci dalla rassegnazione e pensare a questo tempo da inventare, coinvolgendo tutte le generazioni e rafforzandone i legami. L’allungamento della vita è una benedizione, ma oggi servono interventi economici, politici, culturali, spirituali, di nuovo umanesimo capaci di restituire energia e valore a questo tempo della nostra vita”.
E non si tratta soltanto di aspetti come le pensioni o la disabilità. La vecchiaia è tema prioritario per il nostro Paese. Bisogna costruire un progetto complessivo che parte dalla tessitura di nuove relazioni tra generazioni, e capace, come ha detto usando un’efficace metafora Monsignor Paglia, di “creare nuovi ascensori e scale di collegamento in quel palazzo dove vivono quattro generazioni”.
Ed è su questa intuizione che nei prossimi giorni si insedierà a Palazzo Chigi una Commissione, presieduta da Monsignor Paglia, con il compito di approfondire il tema. A questo proposito, Monsignor Paglia ha sollecitato il contributo di proposte da parte di Confartigianato.
“I legami – ha detto – non si costruiscono in serie. Nessuno più di voi artigiani è in grado di tessere con tecniche umane le reti di relazioni intergenerazionali, necessarie per trasmettere ai giovani la ricchezza dell’esperienza e restituire così valore all’età della vecchiaia”.
Monsignor Paglia ha fatto riferimento al rilancio delle attività artigiane per ricucire il rapporto tra generazioni e ridare vita ai luoghi del Paese che rischiano lo spopolamento.
Un appello raccolto dai rappresentanti del Sistema Confartigianato e che il Presidente Granelli ha sintetizzato sottolineando il ruolo degli artigiani e dei piccoli imprenditori “quali attori economici e sociali del Paese, capaci di impegno straordinario per la valorizzazione della persona”.