Raccontare il mondo che esprime la ricchezza del ‘Valore Artigiano’ è una operazione complessa ma affascinante.

Esiste un universo di scritti, libri, filmati, interviste che raccontano la nostra realtà.  Ed è particolarmente attrattivo come nel mondo artigiano vi sia quella continua contaminazione tra lavoro applicativo, ‘saper essere’, cultura umanistica, scientifica e tecnologia. Tutti elementi che producono lo storico ‘saper fare’ e che si alimentano vicendevolmente in un continuum tra dimensione concettuale e pratica.

Il manifesto che esprime il fascino della Impresa a ‘Valore Artigiano’ è indiscutibilmente il libro di Richard Sennet, il sociologo statunitense  che meglio di tutti ha saputo delineare nel suo ‘L’Uomo Artigiano’ la fusione e la bellezza della ‘competenza complessa’ che produce un lavoro artigianale. E’ ormai un best seller che molti di noi hanno letto e che rappresenta il faro per ogni intelaiatura concettuale sul tema.

Intorno al mondo dell’Artigianato esiste però una vasta produzione letteraria che articola in vario modo i valori universali propri del ‘Valore Artigiano’.

Gli inglesi chiamerebbero l’opera letteraria che presentiamo oggi una ‘hidden gem’, cioè un ‘gioiello nascosto’.

Si tratta del libro  ’La lezione del legno’ (Il lavoro manuale e l’etica del fare), pubblicato nel 2020 dalla casa editrice Ponte delle Grazie, che  ha ricevuto il premio Maurice Genevoix dell’Académie française.

L’autore di questo libro, il francese Arthur Lochmann, racconta il significato complesso del lavoro manuale e artigianale che si sostanzia nella realtà del ‘saper fare’ e nell’unione tra tradizione e innovazione. La concretezza di una idea che si esprime attraverso le mani, in un continuum tra pensiero e azione che aiuta a riscoprire il senso della vita.  La prima cosa che colpisce è la biografia dell’Autore. Laureato all’Università di Parigi 1 Panthéon-Sorbonne, Arthur Lochmann ha conseguito una laurea in filosofia (2006-2007), una laurea in giurisprudenza (2007-2009), un master 1 in diritto pubblico generale (2017-2018). Dal 2012 al 2017 è stato traduttore letterario di narrativa e saggistica dal tedesco e dall’inglese al francese per varie case editrici. Arthur Lochmann è anche un falegname diplomato presso quelli che in Italia sono gli Istituti Professionali ma in Franca sono denominati Licei Professionali (Su questo tema si rimanda alla lettura delle pag. 59 – 63 del quaderno della Fondazione Germozzi sulla  ‘Emergenza Educativa’)

Riportiamo integralmente la bella recensione tratta dal quotidiano francese Le Figaro.

 

«Un manifesto generazionale».

«Siamo sempre più numerosi, nel corso delle nostre vite moderne, a cambiare radicalmente traiettoria. Molto spesso è per lanciarsi in un’attività artigianale». Dopo aver studiato Filosofia e Diritto, l’autore di questo libro sceglie di diventare carpentiere. Un mestiere che «procura quella sensazione unica, essenziale, dei volumi che vanno prendendo forma sotto il cielo», restituendo a chi lo pratica «una vita solida alla quale ci si aggrappa». Quella che ci racconta è una storia di formazione dove il maestro è il legno e si impara a «pensare con le mani», e protagonisti sono i profumi delle essenze, l’inclinazione del braccio nell’atto di un taglio, il prolungamento di sé negli strumenti del mestiere, la condivisione silenziosa di spazi e gesti con gli altri artigiani… ma anche l’errore, la fatica, le vertigini, la paura. Se i margini della realtà si allentano diventando inafferrabili, se il tempo accelera al punto da non offrirci più un appiglio, la vita può ritrovare un senso riagganciandosi alla concretezza del saper fare, al gusto del risultato a regola d’arte, alla condivisione di una conoscenza tramandata ma costantemente in evoluzione perché passa dai gesti, dal corpo, dai ritmi di ciascuno. Arricchito da questa esperienza, dopo dieci anni a costruire e riparare tetti, Arthur Lochmann è tornato all’università, e ora alterna la professione di carpentiere a quella di traduttore. Immergendoci in queste pagine, da cui traspaiono con la stessa limpidezza passione per il mestiere e talento di scrittore, ci pare di essere anche noi lassù, sui tetti di un castello, dentro un campanile o sulle coperture di un edificio degli anni Cinquanta, tra i membri di un’antica e stimata confraternita di artigiani.

Buona lettura!