Suraya Pakzad è un’attivista per i diritti civili delle donne. Afghana, attualmente vive in Europa, lontana da un Paese violentemente segnato dalla guerra e ostile all’impegno sociale per l’alfabetizzazione femminile e il lavoro manuale.
Nel 1998, Suraya fondò l’associazione Voice of Women per insegnare a leggere e a scrivere alle bambine e alle donne dell’Afghanistan, per offrire loro rifugio e assistenza, percorsi di educazione scolastica e formazione professionale. La ferma opposizione del regime talebano obbligò Voice of Women ad operare in segreto fino al 2001, anno del riconoscimento ufficiale da parte del governo afghano dell’associazione come ONG e come promotrice della nuova Costituzione del paese asiatico.
L’incontro di Confartigianato Udine con questa donna eccezionale risale a diversi anni fa, quando l’associazione friulana sviluppò alcuni progetti formativi con la Brigata Julia, in quel tempo di stanza a Herat sotto il comando del gen. Michele Risi.
Una delle iniziative ideate e realizzate insieme fu l’organizzazione di due missioni formative a Herat, con un gruppo di maestri artigiani friulani volato in Afghanistan per insegnare i segreti di mestieri come l’idraulico, il sarto, l’acconciatore e tutto il mondo dell’edilizia. Il gen. Risi fu il contatto per conoscere Suraya Pakzad, incontro che portò l’attivista in Italia in più di un’occasione, a Udine come a Roma, coinvolta in tanti eventi per promuovere e sostenere le attività e il profondo impegno sociale.
Nel novembre del 2015 il Movimento Donne Impresa di Confartigianato le conferì il premio “Sole d’Argento”, proprio per celebrare l’impegno a favore dei diritti civili delle donne dell’Afghanistan. Nel marzo del 2016 fu ospite d’onore di Confartigianato Imprese Udine e del Movimento Donne Impresa regionale per due incontri sull’importanza del lavoro come mezzo di indipendenza e di liberazione dalla violenza anche economica sulle donne.
In occasione della più recente visita in Italia, a inizio marzo 2022, Suraya Pakzad ha presentato un nuovo progetto sull’esperienza di quello precedente, trovando ancora una volta il sostegno e il supporto di Confartigianato Imprese Udine.
In questo momento, la situazione delle donne in Afghanistan è tornata a farsi difficile a causa del restaurato governo talebano.
L’obiettivo di Pakzad è alleviare le loro sofferenze, causate dalla mancanza di concrete opportunità economiche e dall’oppressione esercitata sulle comunità stesse, aiutandole ad avviare e sviluppare attività artigiane con cui garantire un sostentamento ai propri nuclei familiari, contrastando povertà, malnutrizione, discriminazione di genere ed emarginazione economica.
Confartigianato Imprese Udine è pronta a rinnovare il proprio sostegno con raccolte fondi e l’esperienza dei maestri artigiani che, anche a distanza, aiuteranno le future imprenditrici afghane ad imparare le tecniche manuali e i rudimenti della gestione economica delle microimprese. Maestri sulla strada del riscatto di queste donne.
Tre le attività artigiane su cui Pakzad ha voluto focalizzare l’attenzione: panificazione, servizi di lavanderia e prodotti alimentari pronti. Ciò che accomuna questi mestieri è la possibilità di avviarli con un importo limitato di risorse, la possibilità di trovare facilmente sbocchi di mercato anche in un paese in serie difficoltà economiche e la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali.
Una volta di più, quindi, l’artigianato è rinascita lì dove la guerra ha portato distruzione e devastazione. Economica, culturale e di genere.