Che la ‘Genesi’ (Genesis) fosse un gruppo rock degli anni ’70 lo ‘credevano’ in molti, ma questo errore era classificabile come innocuo e di vecchio stampo da Baby Boomers o Generazione X.
Nel 2022 si va ben oltre e gli errori che la maturità di quest’anno certifica vanno a toccare direttamente ed in modo drammatico la cultura di base e le più semplici competenze indicate anche dalla UE come fondamentali per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Situazione drammatica testimoniata anche dagli ultimi Test ‘Invalsi’.
Grazie a Tik Tok abbiamo imparato che si può parlare anche in corsivo, anzi in ‘corsivoe’, come è specificato sul social media, ma abbiamo scordato che per esprimere compiutamente un pensiero, ancora di più un pensiero complesso, si deve andare oltre alla semplicità dell’enunciato. E’ necessario essere in grado di costruire frasi, collegare proposizioni, possedere un vocabolario ricco che faciliti la formulazione del concetto, avere le conoscenze per collocare efficacemente nel tempo e nello spazio gli eventi.
Che in Italia ci sia una vera e propria Emergenza educativa e che questa situazione abbia raggiunto un livello drammatico, quasi di non ritorno, come Fondazione Germozzi, lo abbiamo già segnalato in più occasioni, come per altro emerge anche in numerose indagini di diversi istituti di ricerca.
La Maturità 2022 non fa altro che sancire un qualcosa di talmente evidente da poter passare anche come fatto ‘simpaticamente ridicolo’ se non riguardasse il livello culturale di una generazione che rappresenta il futuro dell’Italia.
Skuola.net raccoglie ogni anno gli errori madornali dei ‘maturandi’. Ad onor del vero ci sono sempre stati ma l’escalation si fa gigantesca di anno in anno. Anche elementi storici generalmente conosciuti e condivisi vengono ribaltati dal percepito della Generazione Z – Post Millennials.
Ed è così che Mussolini diventa comunista e la siepe, che limita a Leopardi la visione dell’orizzonte, diventa un cespuglio. Leggere gli strafalcioni dei maturandi 2022 potrebbe diventare una fonte, senza fondo, per gli autori satirici (Comedy Central potrebbe ‘nutrire’ i suoi palinsesti per anni).
Per rendere più dolce la pillola si potrebbe legittimamente pensare che certi inciampi siano voluti. Ma, purtroppo, non è così.
Non si vuole indugiare nel sanzionatorio, però, il leggere che qualcuno collochi Bruxelles in Lussemburgo (anche se qui sembra che l’errore sia del docente: di male in peggio) ci fa capire quanto siano state dannose le ultime riforme scolastiche. Riforme che hanno fortemente penalizzato lo studio della Geografia a favore del più post-moderno Google Maps, anche se da ogni parte nascono iniziative volte a chiedere il reinserimento ed il potenziamento della materia nei piani di studio[2]. Ma non è solo la Geografia ad essere al centro di una grande confusione. Anche la Storia diventa una materia i cui assunti, condivisi e comprovati, sono variamente interpretati. E dunque l’Olocausto si trasforma in una tragedia organizzata dai russi e Liliana Segre viene deportata perché “di colore”. Insomma, i ‘Boomers’ e la ‘Generazione X’ si trovano a dover comprendere le logiche del ‘metaverso’ che è lontano dalla loro sensibilità ma, parafrasando McLuhan, il mezzo non sempre è messaggio ed il veicolo di una comunicazione, per quanto sofisticato e complesso, non può sopperire alla mancanza di contenuto.
Terreno di opinabile percezione distorta è anche la letteratura italiana. Quest’anno era il turno di Verga e Pascoli. Ed è così che ‘La Lupa’ viene attribuita al Pascoli e, tralasciando altri errori imperdonabili, si arriva a confondere Svevo con Saba attribuendo a quest’ultimo opere del primo.
La ragazzina che insegna ‘corsivoe’ su Tik Tok appare un genio : apprendiamo dai media che, dopotutto, non sapeva soltanto chi aveva scritto ‘Nel mezzo del cammin di nostra vita…’.
E’ meglio fermarsi qui perché la carrellata di orrori fa rabbrividire: tra un po’ questa Generazione Z sarà ‘classe dirigente’.
Come Fondazione Germozzi segnaliamo ancora come l’Emergenza educativa rappresenti il vero problema di questo Paese poiché incide sulle capacità di discernimento della classe dirigente e sulla qualità della partecipazione dei cittadini.
Riteniamo che nel campo della Educazione e dell’ Istruzione l’Italia debba impegnare molte più risorse di quante non abbia mai fatto in questi ultimi trenta anni.
Altrimenti il metaverso ci mangerà!
Per una visita alla galleria degli orrori si rimanda a skuola.net.
[2] Attualmente la Geografia è insegnata per un’ora settimanale nel biennio delle superiori e nemmeno in tutti i corsi di studio.
Giovanni Boccia
Lucano, 54 anni. Laureato in Sociologia. Si occupa e si è occupato di istruzione e formazione (a diversi livelli: dalla istruzione pubblica alla formazione manageriale, passando per quella continua e professionale) da oltre 30 anni. Ha coordinato, sin dai primi anni ’90, i primi progetti europei Horizon - su scala nazionale - per l'inclusione sociale e giovanile. E’ Responsabile della Formazione Interna della Confartigianato Imprese e, attualmente, anche Direttore della Fondazione Germozzi. Cura, per la stessa Fondazione, il coordinamento editoriale dei ‘QFG’ : i Quaderni della Fondazione Germozzi (ricerche, studi e analisi di natura economica e sociale). Per la stessa Fondazione progetta e organizza eventi di natura convegnistica e di ‘riflessione’ pubblica