“Amiamo l’Italia e, per questo, ci facciamo artigiani di democrazia, servitori del bene comune.”

 

Quest’espressione del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI, con cui si è aperta la 50^ Settimana Sociale di Trieste indica in un approccio, una prassi, una cultura ‘artigiana’ la cifra dell’impegno per rigenerare la democrazia. Per dimostrare un modo radicalmente nuovo di agìre la democrazia.

 

Qui il termine ‘artigiano’ non rimanda né a dei mestieri né tantomeno ad un fare approssimativo e dilettantesco: rimanda invece ad un’‘arte’, ad una téchne che può anche servirsi dell’algoritmo ma che è guidata da uno Spirito Artigiano, che è ispirazione, e maneggiata da una Intelligenza “Artigiana”, che è genio

 

L’intelligenza “artigiana”, a differenza di quella artificiale, che è proceduralistica, è anarchica, usa l’ampio spettro di irrazionalità che pervade la mente umana – soprattutto quella di geni e visionari –, sfida le certezze acquisite, innesca di continuo la scintilla da cui si propaga il fuoco dell’innovazione.

Creatività come procedere fuori dagli schemi per un tempo nuovo in rotta con il tempo vecchio. Per differire da ciò che c’è e creare uno scarto, come dice Jullien, perché avvengano “i possibili”.

È artigiano chi de-coincide con il suo tempo, chi si stacca dal fatto, anche da una sua opera, ed è sempre in viaggio dal noto all’ignoto.

È artigiano chi inventa e crea. È artigiano chi è aperto a ciò che non sa di non sapere. Come ha sottolineato recentemente Padre Spadaro, “la creatività artistica oggi è una condizione per restare umani, e non solo un’attività umana.”.

Se democrazia è partecipazione, partecipazione è appartenenza

 

E il segno di una Intelligenza “Artigiana” è una disponibilità libera ad appartenere a Relazioni che ci accompagnano in quella pienezza che, come diceva De Beers, è il più grande desiderio di ogni uomo.

“Reinventare l’appartenenza”, si apre così, con questa ‘missione’ lanciata dal Segretario Generale di Confartigianato Imprese Vincenzo Mamoli, il Quaderno tematico della Fondazione Germozzi preparata da Confartigianato per spiegare e significare la partecipazione alla 50ma Settima Sociale CEI del Luglio 2024 a Trieste.

Il libretto motiva la concettualizzazione di Intelligenza “Artigiana”, che si è cominciato a mettere a punto con la Giornata della Cultura Artigiana del Marzo scorso a Pesaro, e naturalmente fa leva su quella che oggi sembra essere la novità di tutti i tempi, cioè l’Intelligenza Artificiale.

Stesso acronimo appunto, I.A. Ma l’una segue la sua strada sistemica di cui l’algoritmo ne è il brand; l’altra affacciata sugli abissi dell’animo umano, spinta da una mente che cerca domande prima di soluzioni, convive con molti dilemmi e poche certezze, e come immagine di riferimento potremmo attribuirle l’uomo vitruviano di Leonardo, che parla dell’armonia dell’universo espressa dalla geometria delle forme umane.

Confartigianato, oltre a prender parte ai vari momenti del Programma generale di questa edizione triestina del Cinquantennale delle Settimane Sociali (messa su dall’economista Giuseppe Toniolo, la prima adunanza di cattolici motivati all’azione sociale si tenne a Pistoia nel Settembre del 1907, anni del non expedit papale), è stata fattivamente presente con un suo grande stand in Piazza della Borsa, all’interno del quale ha incontrato delegati, cittadini, colleghi di altre Organizzazioni, amministratori e studiosi di economia, sociologia e altre discipline.

Negli stand era previsto fossero presentate delle cosiddette “Buone Pratiche”, ovvero esperienze, progetti, iniziative, già realizzate o in corso di realizzazione, che dimostrassero delle ricadute sui due driver di questa Settimana Sociale, ovvero ‘Democrazia’ e ‘Partecipazione’. Per tutte le Associazioni partecipanti gli stand – oltre 120 – erano disseminati nelle piazze e nelle strade del centro città, a contatto con la popolazione. L’immagine era quella di una Trieste trasformata in un villaggio delle buone pratiche, perché come è stato detto le piazze sono proprio state chiamate “le piazze della democrazia, per mostrare come la democrazia deve tornare nelle piazze delle città”.

Nello stand di Confartigianato, Giovedì 4 Luglio, ha curato lo spazio e gli incontri la Fondazione “Leone Moressa” della C.G.I.A. di Mestre: tema “Le Migrazioni segno dei tempi – Una lettura e una comprensione”. Sono stati presentati argomenti come la gestione delle migrazioni in una prospettiva globale e regionale, anticipazioni del Rapporto 2024 sull’economia dell’Immigrazione (che uscirà ad Ottobre), il Progetto “ESG Green” per accompagnare le PMI verso la sostenibilità; con i colleghi Di Pasquale, Tronchin, Gomiero e Zabeo.

Il 5 Luglio è stata la volta del Prof. Giuseppe Roma, già Direttore Generale del Censis, che ha trattato il tema “Nuove Generazioni e Costituzione: Conoscenza, Valori, Aspettative”. È stata presentata la Ricerca nazionale “I giovani incontrano la Costituzione”, realizzata da “RuR” – Rete Urbana delle Rappresentanze.

Infine, nel pomeriggio di Sabato 6 Luglio, presso la bellissima Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste, Confartigianato ha promosso un Incontro, rivolto a tutti i delegati, dal titolo “Rigenerare la Partecipazione: il Valore di una Intelligenza “Artigiana” ”. Relatori sono stati i Proff. Mauro Magatti, Stefano Micelli e Johnny Dotti.

Mauro Magatti ha evidenziato come la realtà esterna travolga il modo in cui noi abbiamo razionalizzato le istituzioni, l’economia, i consumi, la vita. Ognuno esiste in quanto in relazione con il tutto e sono quindi le relazioni che abbiamo la vera possibilità di essere liberi e di liberare.

Stefano Micelli è intervenuto sul tipo di ‘saperi’(detti anche competenze, skills) e sulla visione che servono alle Nuove Generazioni per affrontare il nodo che si para loro davanti, fatto di preparazione tecnica da scegliere, lavori in sintonia con il ‘sé’, relazioni di cui fidarsi e culture/stili di vita da cui si viene e da saper selezionare.

Johnny Dotti ha trattato il desiderio (ancora presente) delle persone di riappropriarsi di un quotidiano diverso dal ‘pacchetto preconfezionato’ prestazionale da cui sentono di esser state ingannate, I ragazzi, i giovani, dovrebbero essere educati a cominciare dalle domande e non essere messi alla prova sulle risposte. È l’iniziazione la fase che conta, i risultati veri si costruiscono a partire da come si imposta la vita, sapendo di dover sempre riconnettere pensiero ed azione.

Due grandi eventi serali, uno del 5, con Lorena Bianchetti che intervistava Paul Bahatti, il fratello del martire pachistano Shahbaz Bhatti, e l’altro del 6 Luglio con lo spettacolo di Giovanni Scifoni su San Francesco Superstar, entrambi sponsorizzati in esclusiva da Confartigianato, hanno visto i saluti del Presidente Nazionale Marco Granelli e del Presidente di Confartigianato Trieste Lino Calcina.

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© Fotografia: CEI/Siciliani-Gennari

Scarica il Quaderno della Fondazione Germozzi "Una Intelligenza “Artigiana” per Reinventare la Partecipazione" presentato alla 50^ Settimana Sociale di Trieste