La Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro in Vaticano è stata pensata per restituire autorevolezza alla tradizione artigiana. Passato e storia, materia e tecniche, tradizione e innovazione: il modello formativo della Scuola vaticana punta a una dimensione integrale dell’educazione che sa riconnettere la conoscenza speculativa e quella pratica mettendo in dialogo e integrando la tecnica e la tecnologia, le attività artigianali e lo studio teorico.
Ci collochiamo nel solco della tradizione che anche Confartigianato promuove
Ci collochiamo nel solco della tradizione che anche Confartigianato promuove: ritornare a investire non solo sulle mani (le competenze degli alunni e dei docenti), ma anche sulla testa (la ragione, il senso da dare al progetto) e sul cuore, la dimensione degli affetti e della volontà che orienta le scelte al bene e al bello.
La Scuola intende sostenere e trasmettere ai giovani il patrimonio di conoscenze e competenze tramandate da tante generazioni di artigiani della Fabbrica di San Pietro, dove l’esperienza pratica e il saper fare sono stati un riferimento autorevole per secoli, nonostante il progresso della tecnologia e dell’applicazione del metodo scientifico al cantiere edile.
I corsi proposti sono relativi alle mansioni che servono alla Fabbrica di San Pietro e che corrispondono alle attività artigianali ancora richieste dall’edilizia contemporanea. Così a partire dal prossimo mese di ottobre 2023, ai tre corsi attivati per la prima edizione della Scuola – muratori, stuccatori e decoratori; falegnami; scalpellini e marmisti – si aggiungeranno anche il corso per fabbri e quello per mosaicisti.
La durata è semestrale, con frequenza in presenza e obbligatoria. Le 600 ore previste sono ripartite in lezioni frontali svolte in aula e lezioni di attività pratiche svolte in laboratorio.
Le materie teoriche forniscono agli allievi i fondamenti essenziali dal punto di vista storico, della conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive, con approfondimenti indispensabili sulle tecniche di lavorazione contemporanee
Le materie teoriche forniscono agli allievi i fondamenti essenziali dal punto di vista storico, della conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive, con approfondimenti indispensabili sulle tecniche di lavorazione contemporanee.
Le lezioni si svolgono nelle aule appositamente allestite nei locali del Palazzo della Canonica, all’interno della Città del Vaticano, e la docenza è affidata al personale dell’Ufficio tecnico della Fabbrica come anche a professionisti dei beni culturali e docenti universitari provenienti da diversi atenei italiani ed esteri. I ragazzi iniziano la loro giornata di studio alle 9.00 e termino alle 17.00 dal lunedì al venerdì. Pranzano in gruppo alla mensa del Vaticano e la loro presenza ha portato un’aria nuova.
L’impostazione metodologica della Scuola assegna un ruolo centrale all’attività pratica di laboratorio in cui teoria e pratica, didattica e lavoro si fondono in un percorso formativo molto efficace.
Nella docenza, svolta nelle officine della Fabbrica, sono state coinvolte le migliori competenze interne dell’istituzione, gli artigiani sanpietrini, come anche tecnici esterni con provata esperienza.
Attraverso questa forma di apprendistato attivo e di trasmissione generazionale del sapere, gli allievi possono immergersi nella vita della Basilica Vaticana, per conoscerne i luoghi, le persone, l’organizzazione e la spiritualità, immergendosi nel privilegiato contesto che li ospita.
Gli alunni ammessi nel secondo anno continueranno ad essere venti, per favorire le dimensioni comunitaria e di sobrietà i ragazzi vivranno dal prossimo ottobre in 3 appartamenti mentre quest’anno stanno vivendo in una struttura alberghiera di religiosi.
Alla fine del percorso formativo che è gratuito e dopo un esame finale la Scuola rilascerà un certificato delle competenze acquisite dagli allievi.
La Scuola ha inoltre scelto di rendere visibili nel sistema nazionale italiano gli apprendimenti conseguiti dai propri allievi. È stato pertanto condotto uno studio che ha individuato come strada il percorso regionale di IVC (Individuazione, Validazione e Certificazione delle competenze); in tal modo l’emersione e la certificazione delle competenze acquisite costituiranno un ulteriore valore aggiunto sia per l’accesso al mercato del lavoro sia per una eventuale prosecuzione del percorso formativo.
La Scuola parte di un progetto più globale che la Fabbrica e la Fondazione Fratelli tutti presiedute dal Cardinale Mauro Gambetti, stanno realizzando e che include la formazione delle guide della Basilica, un importante restauro digitale, una commissione di studio per rileggere alcuni grandi percorsi all’interno della Basilica ed altri progetti ancora.
«La Scuola ci aiuterà a piantare un seme nel terreno della promozione umana, della formazione volta al servizio alla cultura, alle donne e agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa» (Card. Mauro Gambetti)
«La Scuola – sottolinea il Card. Mauro Gambetti – ci aiuterà a piantare un seme nel terreno della promozione umana, della formazione volta al servizio alla cultura, alle donne e agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa. Grazie alla tradizione centenaria custodita dalla Fabbrica di San Pietro, alla professionalità dei sanpietrini e al contributo scientifico del panorama accademico internazionale, cercheremo di portare come frutto una formazione davvero integrale, capace di coinvolgere, con l’insegnamento delle arti e dei mestieri, la dimensione spirituale, quella culturale e antropologica, l’etica e la cura della vita comunitaria».
Occorre chiedersi infine: quale è dunque il senso della Scuola? Il percorso ha un approccio olistico: punta alla conoscenza dei materiali, delle tecniche e delle tecnologie e allo sviluppo delle abilità manuali, ma anche alla crescita umana e spirituale dei giovani futuri artigiani. Più che scommettere sul verbo insegnare che vuol dire mettere dentro, stiamo investendo sul verbo educare, da educere, ovvero tirare fuori desideri e talenti.
Lungo i secoli gli artigiani della Fabbrica di San Pietro ci hanno lasciato questa eredità: la bellezza nasce dall’alleanza tra mani, mente e cuore.
Francesco Occhetta
Direttore della Scuola Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro e Segretario della Fondazione Fratelli tutti.
Gesuita, fa parte della redazione della rivista La Civiltà Cattolica. Dopo la laurea in giurisprudenza a Milano, ha conseguito la licenza in teologia morale a Madrid e il dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. È specializzato in diritti umani all’Università degli Studi di Padova. Ha completato la sua formazione a Santiago del Cile. Giornalista professionista dal 2010, è consulente spirituale dell’Unione cattolica stampa italiana (Ucsi)