La strada oggi conosciuta come Via Francigena nasce nel VI secolo per la necessità delle popolazioni longobarde di collegare, in sicurezza, la capitale Pavia con i ducati centro-meridionali, circondati da territori bizantini. Dalla fine del VIII secolo, dopo la discesa in Italia di Carlo Magno e l’annessione dell’Italia Settentrionale al Regno dei Franchi, il percorso iniziò ad essere conosciuto come Via Francigena, ovvero “strada originata dalla terra dei Franchi”. Nel corso dei secoli, la Via Francigena divenne il principale asse di collegamento tra nord e sud Europa lungo il quale transitavano mercanti, eserciti, pellegrini, ricchezze e idee; un canale di comunicazione determinante per la realizzazione dell’unità culturale dell’Europa nel Medioevo. I pellegrini del tempo si dirigevano verso tre mete: Roma, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santiago di Compostela, luogo ove giacciano le spoglie dell’apostolo Giacomo; Gerusalemme e la Terra Santa, luoghi in cui visse e morì Gesù. L’odierno percorso della Via Francigena, che attraversa sedici regioni europee per un totale di 3.200 km, deriva da due importanti testimonianze scritte. Da un lato il diario di viaggio, datato 990 d.C., dell’Arcivescovo inglese Sigerico, che annotò le 79 tappe del suo viaggio di ritorno da Canterbury a Roma per ricevere il pallidume vescovile da Papa Giovanni XV.  Dall’altro lato l’“Itinerarium Burdigalense” del 333 d.C., che descrive il viaggio da Burdigala (Bordeaux) a Gerusalemme.

La Via Francigena oggi

La Via Francigena è da sempre via di storia, ma anche fattore di crescita sociale ed economica e di turismo sostenibile per territori rurali toccati marginalmente dai principali flussi turistici. Nel 1987, il Consiglio d’Europa lanciò il Programma degli Itinerari culturali con l’obiettivo di dimostrare come il patrimonio dei diversi Paesi e delle diverse culture d’Europa contribuisse a creare un patrimonio culturale condiviso e vivo. La Via Francigena ottenne la certificazione di “Itinerario culturale del Consiglio d’Europa” nel 1994 e l’interesse, dapprima limitato a pochi studiosi e pellegrini, a poco a poco si estese ad altre persone che desideravano arrivare a Roma a piedi e poi a Gerusalemme, facendo così nascere una fitta rete di appassionati. Il 7 aprile 2001 venne fondata l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), alla quale aderiscono oggi più di duecento enti locali dei quattro Stati attraversati. L’Associazione lavora per far conoscere la Via Francigena ad un pubblico mondiale con lo scopo di farla frequentare. Ogni anno sono oltre 50.000 le persone che camminano lungo l’itinerario, provenienti da oltre 40 Paesi, e che generano una microeconomia, ma anche un dialogo interculturale tra chi cammina e i territori che accolgono.

Il 2024 è l’anno dei festeggiamenti per il 30° anniversario della certificazione della Via Francigena ad Itinerario culturale (1994-2024), anno in cui riflettere sul cammino fatto e su quello che ci aspetta. In questi trent’anni il mondo si è radicalmente trasformato, ma la Via Francigena risponde bene ai segnali di cambiamento: è sostenibile, mette in rete le persone e le comunità locali, valorizza il patrimonio culturale, genera economia.

Confartigianato per la promozione del turismo sostenibile

Nell’ottica di rendere la Via Francigena sempre più vicina ai territori, AEVF e Confartigianato nazionale hanno sottoscritto un’intesa per la promozione del turismo sostenibile e delle peculiarità dei territori, tra tradizione e innovazione. Cuore dell’accordo è organizzare attività congiunte nell’ambito del turismo sostenibile, con un’attenzione particolare ai mestieri artigiani e alle innovazioni imprenditoriali. Si tratta di progetti volti a dare risalto alle imprese situate lungo il cammino e dedicati alla creazione di itinerari turistici. Con questa collaborazione le due realtà puntano a essere ancora più vicine alle numerose piccole e medie imprese e realtà artigiane che caratterizzano il tessuto italiano, mediante una serie di attività che coinvolgeranno anche le Federazioni regionali e le Associazioni territoriali di Confartigianato. Infatti, Confartigianato La Spezia sta già attivando una collaborazione con AEVF, mirata a promuovere il territorio e a mettere in contatto i pellegrini della Via Francigena con i propri aderenti.

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