La transizione ecologica corre veloce ed è frutto di una scelta ben precisa di politica industriale della Commissione Europea: decarbonizzare l’economia continentale entro il 2050 e diventare leader mondiale di tecnologie green da esportare nel resto del mondo.  

Una scelta economica e non un obbligo, quindi. Per questo motivo, la convinzione è che il conflitto attualmente in corso in Ucraina non possa rallentare questo processo ma che, anzi, potrà soltanto dare l’impulso decisivo all’attuazione di questo ambizioso piano di politica industriale comunitaria.  

 

Per la prima volta dal 1948, l’8 febbraio scorso l’Italia ha cambiato i principi fondamentali della propria Costituzione: con la modifica degli articoli 9 e 41, ora la tutela dell’ambiente è principio imprescindibile per lo sviluppo di ogni attività economica e sociale. Di fatto, l’Italia ha inserito la sostenibilità nella propria Costituzione. 

 

 Le pmi che Confartigianato rappresenta devono essere protagoniste di questa scelta: sta a noi fornire tutti gli strumenti economici, normativi e culturali per far in modo che accettino la sfida del cambiamento e della sostenibilità.  

Il primo passo di questo percorso verso la sostenibilità del tessuto imprenditoriale italiano è stato la creazione di uno spin off confederale, Confartigianato Imprese sostenibili, dedicato proprio ai temi del green e della sostenibilità economica e ambientale. In questo laboratorio verranno sviluppati progetti e strategie, strumenti e servizi per le imprese associate. L’obiettivo è quello di accompagnare artigiani e piccoli imprenditori a cogliere quanto prima le opportunità offerte dai tanti sviluppi pratici della sostenibilità e dei temi green. 

 Siamo convinti che la micro, piccola e media impresa artigiana del nostro Paese sia sostenibile per definizione: lo è il radicamento sul territorio, l’essere casa e bottega, la cultura del riuso e della riparazione. Ad oggi, però, i nostri imprenditori hanno pochi strumenti per trasformare la sostenibilità ambientale in un valore aggiunto per la propria attività e i prodotti realizzati e commercializzati.  

La vera sfida è proprio qui, lavorare con le istituzioni nazionali e comunitarie per creare nuovi strumenti a supporto delle imprese, opportunità, fondi e certificazioni specifiche per le mpmi.