In occasione dello sbarco in Italia del Premio Maestri d’Eccellenza, promosso da Lvmh e Fendi in collaborazione con la Camera della moda italiana e Confartigianato, Il Sole 24 Ore ha intervistato Matteo De Rosa, il manager italiano a capo della divisione Metiérs d’Art, che rappresenta 22 aziende con circa 2700 persone e 500 milioni di ricavi nel 2022.  

 

Cosa vi guida nella scelta delle aziende in cui entrare? 

«Abbiamo un vero e proprio credo e le parole sono importanti: Metiérs d’Art è stata creata per dare un futuro sostenibile, in tutti i sensi, al gruppo. Desideriamo proteggere e sviluppare l’accesso di tutte le maison a materie prime e savoir faire di eccellenza, ma allo stesso tempo vogliamo, viste le nostre dimensioni e forza, supportare in un’ottica di lungo periodo i nostri migliori fornitori, producendo valore e innovazione e allo stesso tempo riducendo l’impronta di carbonio delle diverse filiere. I tre tipi di sostenibilità, economica, sociale e ambientale, sono un ecosistema, che stiamo costruendo e che richiede lo sforzo di tutte le persone che, a vario titolo, vivono nell’universo Lvmh, consumatori compresi, che chiedono sempre più trasparenza su ogni aspetto».

Si dice che l’artigianalità vada perdendosi. È d’accordo? 

«No, a patto di capire che le nuove generazioni di artigiani sono diverse dalle precedenti, tranne che nella creatività, una luce che splendeva ieri come splende oggi. È necessario però prima di tutte mettere in sicurezza dal punto di vista economico le imprese più piccole e poi dare a chi ci lavora, magari seconda o terza generazione della famiglia fondatrice, strumenti digitali e di analisi, per accompagnarli, o farsi accompagnare, in un percorso di bello e ben fatto sempre più sostenibile». 

Leggi l'intervista completa di Giulia Crivelli a Matteo De Rosa ( Il Sole 24 Ore il 20 febbraio 2023)