Cagliari, Sardegna. La rivoluzione della mobilità sostenibile parte da qui, dal lavoro e dalle intuizioni di Fabio Mereu, un giovane imprenditore sardo che sta guidando l’azienda di famiglia verso un futuro fatto di sostenibilità e smart city funzionali, dove i mezzi di trasporto urbano sono a emissione zero, condivisi e integrati in una piattaforma intermodale.
Un futuro visionario che Fabio Mereu ha ben chiaro in mente, al punto da riuscire quasi a toccarlo con le mani. “Il nostro lavoro è innovare la mobilità nelle città, sia con l’offerta di servizi alle persone, sia con la creazione di piattaforme digitali per la gestione del trasporto urbano”, inizia a spiegare un imprenditore che ha concluso un passaggio generazionale importante, raccogliendo il timone di un’azienda che nasce nell’immediato dopoguerra per accompagnare i minatori a lavoro e che oggi è una delle più innovative realtà italiane nella mobilità urbana, una vera e propria galassia di imprese per il trasporto persone. Da Playcar, il car-sharing elettrico cagliaritano, al servizio di autonoleggio con o senza conducente, da Cabubi, il bike-sharing a flusso libero, al trasporto di linea, fino a Playmoove, la piattaforma digitale per la mobilità urbana, che permette di sintetizzare in una sola app l’intera rete di trasporti di una città. “Mio padre fu il primo in Italia a offrire il servizio di noleggio senza conducente, noi siamo stati il primo car-sharing privato d’Italia. Ancora oggi, siamo l’unico esempio di piccola impresa italiana del settore – continua a raccontare Mereu – Abbiamo portato a Cagliari il bike-sharing tradizionale e quello a flusso libero, che ora diventa elettrico per un futuro ancora più sostenibile e a impatto zero. Playmoove, la nostra piattaforma per la gestione della mobilità, è la sintesi di tutto il lavoro fatto negli anni, tra esperienza imprenditoriale sul campo e anni di collaborazione e di ricerca con il mondo accademico, a Cagliari e negli Stati Uniti”.
Ricerca, innovazione, sviluppo e sostenibilità, sono questi gli assi portanti del progetto Playmoove, una delle più innovative, visionarie e tecnologiche realtà imprenditoriali del settore. Una piattaforma digitale per la mobilità sostenibile, una delle poche certificate dal Ministero dell’Ambiente, che propone una gamma di soluzioni tecnologiche. “Esattamente come sta succedendo da anni nel resto del mondo, anche l’Italia deve ripensare le città. È necessario svuotare i centri urbani dalle automobili private, disegnare un sistema di trasporto intermodale, che sfrutti la tecnologia per offrire un servizio sempre più sostenibile ed efficiente”. A Cagliari tutto questo è già realtà, grazie al lavoro di Playcar e di un sindaco, Massimo Zedda, che da anni sta ridisegnando gli spazi urbani del capoluogo sardo. Settantacinque automobili per il car-sharing, centocinquanta bici per il bike-sharing cittadino. È questa la flotta che ogni giorno Playcar mette in strada per migliorare la mobilità urbana e il benessere dei cagliaritani e dei turisti che sbarcano in Sardegna. “Stiamo per lanciare altre due sfide: vogliamo presentare al mercato il nostro prototipo di mezzo a pedali per la città e vogliamo portare in tutta Italia la nostra piattaforma digitale per la gestione della mobilità”. Il prototipo di cui parla Mereu è la rivisitazione del Sinclair C5, un velocipede inglese degli anni ‘80, che Playcar ha studiato con lo IED Cagliari per trasformarlo in un moderno mezzo a pedalata assistita, comodo e pratico, da utilizzare sul lungomare di Cagliari, nei parchi o nei centri storici di tutta Italia. Playmoove, invece, è la sfida più ambiziosa. Una sfida che ha un’anima artigiana e tutta la tecnologia in grado di rivoluzionare le città italiane, per trasportarle in un futuro più digitale e sostenibile.
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