In un contesto aziendale sempre più orientato alla ricerca di soluzioni preconfezionate, l’approccio contemporaneo alla gestione dei talenti si staglia spesso come una prospettiva riduttiva. In quest’ottica, il talento è comunemente presentato come una risposta già pronta a intricati problemi organizzativi. È necessario sfidare questa visione convenzionale, presentando il talento non come un dogma consolidato, ma piuttosto come un interrogativo fondamentale che si pone al crocevia critico della generazione di valore.

Vi è bisogno di una nuova ‘call to action’ per le imprese: superare la mera ricerca di competenze tecniche e concentrarsi sulle qualità relazionali dei propri membri. Il talento non si esaurisce nelle mere competenze tecniche, ma si manifesta come un’espressione unica del valore generato attraverso la riflessività e l’empowerment individuale.

Vediamo, sinteticamente, come attraverso alcuni concetti-tema possiamo ridefinire questo ‘percepito’ (sintesi del documento ‘Talenti e competenze nell’Europa del futuro’ in Rapporto annuale 2023, Fondazione Moressa).

 

Il Talentismo

L’iper-specializzazione nella gestione delle risorse umane ha condotto molte aziende a concentrarsi esclusivamente sulla ricerca di “talenti”, trascurando il contesto più ampio delle competenze, della motivazione e della leadership. Il ‘talentismo’ sembra essere una moda del momento. È necessario che le imprese debbano andare oltre la mera ricerca di competenze tecniche e focalizzarsi sulle qualità relazionali dei loro membri.

La Ricerca dei Talenti e le Nuove Logiche Motivazionali

L’evoluzione dal Customer Relationship Management (CRM) nel Talent Relationship Management (TRM) indica un cambiamento significativo nelle dinamiche aziendali. Tuttavia, la ricerca dei talenti si scontra con nuove sfide, specialmente nel contesto dell’attuale. La “Great Resignation” è un esempio lampante  della crescente esigenza di bilanciare lavoro e vita privata. La ricerca di talenti richiede, pertanto, un approccio che vada oltre la mera gestione delle risorse umane e consideri il benessere complessivo dei lavoratori.

La Generazione di Valore Relazionale

Il nucleo fondamentale di questa riflessione è incentrato sul concetto del “Sé” riflessivo come base per la generazione di valore relazionale. Il talento non è solo una competenza tecnica, ma un’espressione unica del valore che può essere generato attraverso la riflessività e l’ empowerment individuale. La ricerca dei talenti dovrebbe, pertanto, concentrarsi sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di mettere i propri talenti al servizio delle relazioni.

Ambienti Eco-logici aziendali

L’ambiente in cui i talenti si esprimono e le imprese prosperano deve essere concepito come un ecosistema eco-logico. La gestione delle relazioni è fondamentale per lo sviluppo di competenze e vocazioni. Diventa fondamentale, in questo fare, proporre il concetto di “PMI Sostenibili” per indicare la ridefinizione delle Piccole e Medie Imprese come soggettualità eco-sistemiche generative di senso.

L’Interdipendenza tra Valore, Talenti, Imprese e Tecnologie

La tecnologia non è una minaccia, altresì è un dispositivo che può amplificare la cooperazione tra umani e intelligenza artificiale. Vi è la necessità di un ecosistema in cui l’uomo e la tecnologia cooperino per creare nuove professioni e generare valore autentico.

Abbiamo bisogno di una riflessione critica sull’approccio convenzionale alla gestione dei talenti, spingendo verso una prospettiva più ampia che valorizzi le relazioni, l’ambiente e l’interdipendenza tra le varie componenti coinvolte. Abbiamo la necessità dell’interdipendenza tra Valore, Talenti, Imprese e Tecnologie. È bene ricordare il pensiero di Papa Paolo VI, in un discorso del 1964, quando sottolineava che la tecnologia non è alternativa allo spirito, ma può essere posta alle sue dipendenze. La tecnologia, quando è al servizio di valori autentici e talenti veri, può portare a risultati straordinari. Questa visione implica la creazione di un’economia in cui il talento umano e l’intelligenza artificiale collaborano per generare nuove prospettive e professioni.

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