“Organizzazione, innovazione, rete e tutela dell’ambiente”, è questa la ricetta della TEIP srl, una piccola impresa di Viterbo, eccellenza assoluta nel settore della manutenzione di infrastrutture e grandi opere. “La nostra principale attività è il rinforzo e il ripristino strutturale delle grandi opere infrastrutturali, ma in tanti anni di lavoro abbiamo acquisito competenze e tecniche d’intervento anche nel restauro e nel consolidamento di edifici civili e industriali, come dighe e serbatoi piezometrici, nella prevenzione antisismica e nella manutenzione delle strutture per le trasmissioni aerospaziali. Ogni giorno lavoriamo per migliorare noi stessi, con una continua revisione delle tecniche e dei materiali più innovativi offerti dal mercato internazionale. Serietà e organizzazione ci permettono di controllare ogni singolo passaggio dell’attività quotidiana di cantieri sparsi per l’Italia, che diversamente sarebbe impossibile gestire”.
A parlare è Giuseppe Ippolito, mente e cuore di questa piccola impresa di Viterbo, che può contare sul lavoro di 12 collaboratori altamente specializzati. “Ho sempre puntato tutto sull’organizzazione del lavoro, che permette di limitare gli imprevisti del lavoro quotidiano. Nel nostro campo, sbagliare una fornitura di materiali, i tempi di un intervento o una ‘leggerezza’ nella gestione della sicurezza dell’intervento portano al fermo del cantiere, al ritardo nella consegna e a un’ingente perdita di denaro per l’azienda. Per questo monitoriamo in maniera quasi maniacale ogni momento della nostra attività”, chiude con un sorriso questo imprenditore preparato e appassionato, simpatico e dalla battuta pronta, capace di affermarsi in un settore, quello delle infrastrutture, che negli ultimi tempi ha letteralmente dominato il dibattito pubblico.
“Il problema è la mancanza di una e vera propria cultura della manutenzione – ci spiega un imprenditore che conosce bene il settore, forte di oltre 35 anni di esperienza come ispettore della qualità sulle piattaforme petrolifere della multinazionale norvegese STATOIL – L’Italia non ha mai investito nella manutenzione di queste opere e il risultato è una serie di strutture indebolite dall’usura e dagli attacchi esterni. Il calcestruzzo è un materiale che ha ottime proprietà, ma subisce gli attacchi degli agenti atmosferici e ha bisogno di manutenzione e di interventi capaci di rafforzarne la solidità strutturale. Il sale che buttiamo sull’asfalto, ad esempio, accelera in maniera esponenziale le reazioni elettrochimiche e la conseguente corrosione delle armature metalliche”.
Siamo alle porte di Salerno, dove la TEIP sta lavorando al rinforzo strutturale di uno svincolo autostradale e all’impostazione del ripristino strutturale di un enorme viadotto ad arco. Si vede che nulla è lasciato al caso, dalla scelta delle opere provvisionali alla dotazione dei DPI, i Dispositivi di Protezione Individuale di ogni operaio, fino alle aree organizzate per raccogliere e gestire i rifiuti raccolti con la bonifica della zona. Le basi dei pilastri del viadotto sono danneggiate, le armature arrugginite hanno fatto esplodere il calcestruzzo. I giunti del ponte, in giornate di pioggia come questa, si trasformano in cascate di acqua che goccia dopo goccia entra nella struttura e ne compromette la stabilità. “In situazioni come questa, generalmente si rimuove il calcestruzzo carbonatato, si verifica lo stato delle armature metalliche, per poi applicare speciali malte che riescono a ripristinare forza e stabilità strutturale. L’utilizzo di materiali di qualità è un altro degli aspetti su cui puntiamo molto perché, con la preparazione delle superfici, sono la garanzia di un lavoro di qualità”.
“Finalmente iniziamo a raccogliere i frutti dei nostri investimenti in organizzazione, innovazione e sicurezza sul lavoro. Oggi siamo letteralmente sommersi di lavoro, al punto che stiamo rifiutando alcune commesse. Questo grazie ai nostri sforzi e al fatto che finalmente gli appalti pubblici premiano il merito delle aziende, con le Direzioni Lavori che, libere dalle interferenze che spesso arrivavano dall’alto, posso escludere dal mercato quelle imprese arruffone legate alla politica che hanno contaminato il mercato per anni. Oggi gli affidamenti sono più precisi, c’è responsabilità e serietà. Questo – aggiunge con soddisfazione Ippolito – è il momento giusto per il definitivo salto di qualità del settore. Abbiamo eccellenze e competenze, ma serve una vera cultura imprenditoriale, che guardi con convinzione all’innovazione, alla qualificazione e all’organizzazione, e che trovi nella rete tra piccole imprese una chiave di fondamentale di crescita. Crediamo nella condivisione tra imprese – continua Giuseppe Ippolito – attualmente stiamo trasferendo il nostro know-how a due aziende, che hanno ottime competenze tecniche ma che hanno bisogno di crescere dal punto di vista organizzativo. Vogliamo creare un’efficace rete tra piccole imprese, siamo pronti a collaborare per condividere esperienze e opportunità con altri imprenditori, per raggiungere insieme obiettivi più grandi e ambiziosi, impossibili per una singola piccola impresa, anche se competente e ben organizzata”.
La TEIP guarda al futuro con ottimismo e convinzione. Come ogni piccolo imprenditore italiano sa bene, servono coraggio, passione e talento imprenditoriale per muoversi nella giungla burocratica italiana. Il duro lavoro, però, alla lunga paga sempre. “Avrei potuto continuare a fare il manager o il consulente, ma ho scelto di fare impresa per me, per la mia famiglia e per quelle dei miei collaboratori. A volte penso che ogni serio imprenditore italiano, con la marea di ostacoli prodotti dall’attuale sistema Italia, meriterebbe di essere svegliato tutte le mattine da una banda musicale e da qualcuno che gli dia una medaglia per la perseveranza che mette nel lavoro”, chiude Ippolito con una risata ironica e appassionata.
La redazione
Operatori della comunicazione, appassionati di artigianato, mettono a fattor comune le sensibilità individuali in un lavoro di gruppo al servizio della migliore divulgazione dello ‘Spirito Artigiano'